LIBRERIA TARANTOLA SAS: Scheda prodotto
MACCHINA VIVENTE. CONTRO LE VISIONI MECCANICISTICHE DELL'UOMO (LA)
di ISRAEL GIORGIO
Stato Editoriale
In commercio
- Titolo: MACCHINA VIVENTE. CONTRO LE VISIONI MECCANICISTICHE DELL'UOMO (LA)
- Sottotitolo: CONTRO LE VISIONI MECCANICISTICHE DELL'UOMO
- Autore: ISRAEL GIORGIO
- Illustratore: Formato8Ill.BR.
- Editore: BOLLATI BORINGHIERI
- Macrosettore: FILOSOFIA
- Settore: FILOSOFIA-ORIENTALE
- Collana: SAGGI. SCIENZE
- Anno: 2004
- ISBN: 9788833915296
- Pagine: 147
- Volumi: 1
Classificazione DEWEY
- 140 FILOSOFIA E DISCIPLINE CONNESSE
Classificazione CEE
- HPC STORIA DELLA FILOSOFIA OCCIDENTALE
Dimostrare che l'uomo è una macchina - scrive Giorgio Israel - si è rivelata una impresa senza prospettive e che ha come solo effetto quello di produrre un impoverimento sul piano conoscitivo. Tentare di realizzare delle macchine che si comportino come un uomo ha avuto straordinari effetti sullo sviluppo della tecnologia, ci ha dotato di strumenti di enorme efficacia che, se soggetti a finalità dotate di senso, agevolano il lavoro e la vita quotidiana; ma non ha avvicinato di un passo l'obiettivo iniziale. Modificare l'uomo costringendolo a comportarsi sempre di più in forme simili a quelle delle macchine che si pretende ne siano l'immagine (e sono tutt'altra cosa), è invece possibile, almeno in parte. La necessità di fare un uso crescente delle macchine, di adattarsi ai modi della loro «vita», e quindi a operare entro la loro sfera logica, spaziale e temporale può indurre modifiche sostanziali nei comportamenti dell'uomo, abituarlo (e costringerlo) a considerare naturale l'identificazione del ragionamento con i procedimenti logici delle macchine, a introiettare una immagine puramente quantitativa del tempo.
Israel Giorgio La macchina vivente Contro le visioni meccanicistiche dell'uomo ISBN 88-339-1529-8 Collana «Saggi scientifici» pp. 147 Prezzo € 16,00 Dimostrare che l'uomo è una macchina - scrive Giorgio Israel - si è rivelata una impresa senza prospettive e che ha come solo effetto quello di produrre un impoverimento sul piano conoscitivo. Tentare di realizzare delle macchine che si comportino come un uomo ha avuto straordinari effetti sullo sviluppo della tecnologia, ci ha dotato di strumenti di enorme efficacia che, se soggetti a finalità dotate di senso, agevolano il lavoro e la vita quotidiana; ma non ha avvicinato di un passo l'obiettivo iniziale. Modificare l'uomo costringendolo a comportarsi sempre di più in forme simili a quelle delle macchine che si pretende ne siano l'immagine (e sono tutt'altra cosa), è invece possibile, almeno in parte. La necessità di fare un uso crescente delle macchine, di adattarsi ai modi della loro «vita», e quindi a operare entro la loro sfera logica, spaziale e temporale può indurre modifiche sostanziali nei comportamenti dell'uomo, abituarlo (e costringerlo) a considerare naturale l'identificazione del ragionamento con i procedimenti logici delle macchine, a introiettare una immagine puramente quantitativa del tempo. Giorgio Israel è professore ordinario presso il Dipartimento di Matematica dell'Università di Roma «La Sapienza». Dirige il Centro interdipartimentale di ricerca e di metodologia delle scienze (CIRMS) della stessa Università. Autore di oltre 170 articoli e saggi nel campo della storia della scienza e della matematica, ha pubblicato numerosi volumi in Italia e all'estero, tra i quali ricordiamo: "La visione matematica della realtà. Introduzione ai temi e alla storia della modellistica matematica (Laterza, 2003, 3a ed.); Il giardino dei noci. Incubi postmoderni e tirannia della tecnoscienza (CUEN-Città della scienza, 1998); Scienza e razza nel'Italia fascista (con P. Nastasi; il Mulino, 1999, 2a ed.); Von Neumann. La matematica per il dominio della realtà (con A. Millàn Gasca; Le Scienze, 2002) e "La questione ebraica oggi. I nostri conti con il razzismo" (il Mulino, 2002).